1996
Duration: 1 month
A project realized in the ex psychiatric hospital of Imola
Edited by A. Davossa
Documentation: photographies+cd

Cocept:
The room is stuffed with stacked furniture up to the threshold. 
The person who is trying to get inside faces a wall of furniture, the gaze and the body are blocked, but a route can be started by climbing on a chair, from the chair to a cupboard, then on the back of a wardrobe, and so on, up and down, between angles and splintered woods. 
A destructured musical piece resounds through the room; a voice says: 
“Mi viene da scolpire sui denti la patologia del benessere” (I feel like carving on teeth the pathology of well-being) 
At the far side of the room we find a window, on its left a yellow cloth hides some piece of furniture: it is the loudspeaker.

La stanza è colma di mobili accatastati fino a ridosso della soglia.
Chi entra trova dinnanzi un muro di mobili, lo sguardo come il corpo risultano bloccati, salendo su una sedia si può cominciare un percorso, dalla sedia al fianco di una credenza per poi passare sul dorso di un armadio e così via tra alti e bassi, spigoli e legni scheggiati. In tutta la stanza echeggia una composizione musicale dai suoni destrutturati e una voce che dice:
“ Mi viene da scolpire sui denti la patologia del benessere “.
Sul fondo della stanza troviamo una finestra e alla sua sinistra un telo giallo che copre un mobile, è la cassa dello stereo.