26-02-2012 casabianca bologna - ore 11
Domenica 26 febbraio si apre la sesta mostra di Casabianca con i lavori di Gianluca Codeghini, Niccolò Morgan Gandolfi e Sabrina Muzi. Codeghini crea un collegamento tra gli spazi di Casabianca e dell’ExBrun, dove la sera precedente si svolgerà una sua performance, contrapponendo la luce del giorno del primo al buio della notte del secondo. Come una sorta di eco, le due mostre saranno unite da una sottile linea, un fruscio, un soffio continuo e un mazzo di fiori. Gandolfi, attraverso la fotografia e l’installazione sonora, individua delle circostanze in cui cultura e natura si sovrappongono, focalizzando la nostra attenzione sulla mediazione ambigua dell’artificio: dentro e fuori Casabianca, l’uomo e l’ambiente selvatico sembrano poter attivare un dialogo impossibile attraverso tecniche di sopravvivenza. Muzi testimonia una forma contraddittoria di protezione in un ciclo fotografico di vestizioni simboliche fatte agli alberi di città cinesi, e in una serie di piccole sculture “vuote” fatte di sola superficie esterna. Manipolazioni che collassano su se stesse, tese a diventare il loro esatto contrario: una costrizione.