02-03-2013 Villa di Toppo Florio via Morpurgo, 6 Buttrio
2.3 - 31.3.2013

sa ore 16.00 - 19.00
do ore 11.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00
ingresso libero

inaugurazione:
sabato 2 marzo
ore 18.00


Immagini dal mondo del lavoro: il lavoro che sempre più tende a scomparire, vuoi prima con l'automazione dei processi produttivi, successivamente con l'informatizzazione dell'home-work, ora con la definitiva prossima cassa integrazione, mobilità e licenziamento. Del lavoro nella società; anche nel suo immaginario, nel tempo e progressivamente, si è assistito alla sparizione o rielaborazione dell'immagine dell'umanità al lavoro. Poche sono le immagini che la storia dell'arte ci restituisce con l'uomo/donna al lavoro. Principalmente immagini da regimi totalitari e dittatoriali, immagini di propaganda, impiegate sulle masse per esaltare la produttività dell'attività lavorativa, per monumentalizzare ed allo stesso tempo sacralizzare in un rito collettivo la produzione di massa di beni finalizzati all'accumulo della ricchezza. La parabola del lavoro in Italia dal bum economico ad oggi vista attraverso il suo immaginario elaborato e criticato da artisti, critici, riviste, collettivi, trasmissioni televisive, film, che si sono approssimate ai gruppi della neo avanguardia, della neo concettualità fino all'arte relazionale costituisce un panorama di punti di vista d'insieme che difficilmente si riescono a relazionare. Una mostra delle contraddizioni che porta documenti storici di un recente passato di lotte, conquiste, fallimenti, crisi e nuove speranze per generazioni a cui così come viene prospettato sarà vietato lavorare.

Pictures of the working world. The work that increasingly tends to disappear, like before with the automation of production processes, then with the computerization of home-work, now with the final next layoff, and dismissal of labor mobility from society, even in his imagination gradually over time and has seen the disappearance or reworking the image of humanity at work. There are few images that the history of art returns us to the man / woman at work. Mainly images of totalitarian regimes and dictatorships, propaganda images, the masses used to enhance the productivity of work, monumentalising and at the same time in a collective ritual to sanctify mass production of goods aimed at the accumulation of wealth. The parable of the work by the economic boom in Italy today as seen through his imagination developed and criticized by artists, critics, magazines, collectives, television programs, films, which are approximated to the groups of neo avant-garde, the neo-conceptual art to is a relational view of points of view together that you can hardly relate to. An exhibition that brings contradictions of historical documents of a recent past of struggles, achievements, failures, crises and new hope for generations as it is envisaged that work will be banned.

Villa di Toppo Florio via Morpurgo, 6 Buttrio